Negli ultimi dieci anni la ricerca si è maggiormente impegnata a studiare le molecole presenti in natura o nell’organismo in grado di favorire i processi di conservazione e rigenerazione dei tessuti costituenti gli organi del corpo. Anche la pelle è un organo polifunzionale del peso complessivo di circa cinque chili particolarmente esposto non solo agli insulti metereologici, metabolici, alimentari ma anche ad una progressiva degenerazione delle capacità elastiche, dello spessore, del tono e luminosità a causa di photoaging e cronoaging sempre correlati alla genetica propria per ognuno, allo scorrere del tempo ed allo stile di vita delle persone. Per questo la Chirurgia Plastica riscontra molti pazienti motivati ad informarsi e procedere in questo senso e quindi nello stesso tempo dedica una parte di seri studi alla Medicina Estetica, branca pur minore rispetto all’ambito chirurgico ma di grande utilità nell’affiancare a pieno l’azione migliorativa estetica sul paziente.
L’acido lipoico si è rivelato un antiossidante endogeno molto utile in svariate funzioni cellulari, soprattutto quando i tessuti accumulano un’eccessiva quantità di radicali liberi, i veri responsabili dell’invecchiamento, del deterioramento delle strutture organiche , fino ad arrivare, oltre alle sgradite rughe, all’insorgenza di patologie importanti come la cataratta oculare, la degenerazione psico-cognitiva neuronale, le complicanze del diabete mellito, l’accumulo dannoso di metalli pesanti come ferro, rame ed agenti inquinanti, il decadimento del livello di funzionalità della gran parte degli organi, pelle inclusa: alcuni supporti integrativi antiossidanti come l’acido lipoico sono oggi fortemente suggeriti dagli specialisti in Chirurgia Plastica perché nel caso specifico si tratta di una molecola che dopo i quarant’anni decresce di livello e, pur assumibile da alimenti come carne rossa, cuore di maiale e muscolo di vitello, pur prodotta in forma endogena dalla cisteina e dagli acidi grassi, questa carenza favorisce la velocizzazione dell’invecchiamento di cui la pelle parla per noi, con quelle temute ed inesorabili rughe che non sempre è facile accettare. Ecco perché il Chirurgo Plastico che pratica anche la medicina estetica oltre alle molto richieste correzioni soft ambulatoriali come filler di acido ialuronico, biorivitalizzazioni, botox, peeling, informa ed imposta il paziente con strategie integrative rivolte al contrastare l’ossidazione cellulare, un processo responsabile, subdolo, perfino pericoloso per la vita stessa oltreche’ all’ambito estetico che è quello al limite meno grave ma psicologicamente gravoso da sopportare, soprattutto se di una certa entità. Nel caso specifico dell’invecchiamento cutaneo, quando i mitocondri, motori di energia cellulare, “lavorano” male od insufficientemente a causa di eccesso di radicali liberi, la conseguenza consiste in un deperimento dei fibroblasti, cellule funzionali della pelle che però può essere significativamente aiutata dall’assunzione di Acido Lipoico integrativo per bocca, da acquisire rigorosamente in farmacia e con prescrizione dello specialista.
Le formulazioni disponibili possono essere semplici, cioè a molecola unica di Acido Lipoico oppure in mix associato a coenzima Q10, Vitamina C, olivella spinosa, estratti di the verde ecc.
Un’ultima importante notazione di pregio nell’utilizzo dell’Acido Lipoico che avvalora la forte azione rigenerante ed energizzante funzionale di organi e tessuti è il riscontro di intensificare l’attività antiossidante di preziose altre molecole dell’organismo come la Vitamina C ed E. Inoltre, con la rigenerazione attuata sul Glutatione risulta poter ridurre il rischio di comparsa di cataratta. Non possiede effetti collaterali di accumulo nell’assunzione.
Non da ultimo attraversa utilmente la barriera ematoencefalica, viene metabolizzato nel fegato, ed è un importante co-fattore enzimatico, cioè, semplificando, facilita lo svolgimento delle principali funzioni di attività vitale delle cellule, attività cutanea inclusa. Diversi ma indiscutibilmente validi motivi per consigliarne l’assunzione ai pazienti non solo a scopo preventivo sulla qualità e durata della vita ma contemporaneamente l’ottenimento di un aspetto cutaneo significativamente più protetto e qualitativamente migliorato rispetto allo scorrere del tempo.
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