L'area estetica del terzo superiore del volto, insieme a fronte e zigomi, ha per protagonisti gli occhi che definiscono il contenuto emozionale dell'individuo e persino la sua gradevolezza agli altri: spesso si ricorda una persona per l'intensità empatica del suo sguardo, spesso il sorriso più bello è sostenuto non solo dalla bocca ma dalla sinergia di occhi luminosi, liberi da ombre.
La zona occhi, purtroppo è una tra le prime ad assoggettarsi ed a mostrare il prezzo del trascorrere del tempo per diversi motivi oltre quello genetico, delle abitudini di vita (poco sonno, alimentazione povera di vitamine ed antiradicali liberi, fumo ecc.), dell'esposizione eccessiva e non protetta ai raggi solari.
Sta di fatto che dopo i trent'anni l'espressione comincia a cambiare sostanzialmente perchè gli occhi sono anatomicamente avvolti da strutture gentili fibro-cartilaginee ricoperte da una cute sottilissima cioè le PALPEBRE che si aprono e si chiudono anche cinquanta volte al minuto e dunque centinaia e centinaia di volte al giorno in funzioni automatiche utilissime, sia per proteggere l'occhio, sia per distribuire il film lacrimale fisiologico, sia per funzione meccanica di rimozione batterica, e per la definizione dell'espressività comunicativa di sentimenti ed emozioni.
Dunque si deduce facilmente perchè la regione oculare e perioculare, cosi' attiva in multiple funzioni, sia portata a produrre precocemente un rilassamento cutaneo da usura, presentando rughe più o meno sottili secondo l'età chiamate comunemente “zampe di gallina” o “raggi di sole”.
Accanto a queste rughe latero-oculari può verificarsi, magari in un secondo tempo, un rilasciamento, un raggrinzimento ed una discesa (ptosi) delle palpebre: ne consegue un aspetto più spento con occhi più piccoli e meno incisivi in espressività con queste inestetiche “tendine di eccedenza di pelle” che rubano luce allo sguardo. Infine si può anche riscontrare la presenza di “borse” a livello della palpebra e della regione inferiore dell'occhio cioè di antiestetici accumuli di grasso retrobulbare che il muscolo orbicolare non riesce più a contenere e che non potranno mai regredire, così come le occhiaie, aree scure che sono capillari venosi coperti da una cute troppo sottile che li lascia troppo in evidenza.
Fortunatamente non tutti gli occhi invecchiano in modo uguale e dunque presenteranno criticità specifiche da valutare caso per caso ed è difficile riscontrare contemporaneamente tutte le situazioni che ho elencato, è pur vero però che vi sono diversi livelli di problematica estetica degli occhi secondo l'età, il tipo di cute, le abitudini di vita.
Dal punto di vista chirurgico, qualora la situazione lo richieda, l'intervento più vantaggioso per rinfrescare uno sguardo e riportare l'espressione più appagante e più leggera di molti anni è la BLEFAROPLASTICA, uno degli interventi più richiesti e praticati in chirurgia estetica che riscontra un'altissima gratificazione del paziente una volta eseguito.
La blefaroplastica puo' essere praticata o solo a livello della palpebra superiore e laterale dell'occhio, od anche, in certe situazioni come borse o cute palpebrale inferiore molto avvizzita, in ambito completo, superiore ed inferiore.
Questo intervento non è difficile, ne' lungo, ne' doloroso ma richiede buon gusto estetico, esperienza dell'operatore e soprattutto altissima minuziosa precisione, pertanto deve essere svolto da un chirurgo specialista in chirurgia plastica previa accurata visita di valutazione. La blefaroplastica si esegue in day-hospital con il ricovero di un solo giorno, rigorosamente in sala operatoria con sedazione anestesiologica; tecnicamente il chirurgo plastico asporta tutta l'eccedenza palpebrale cutanea solo esternamente agli occhi che non vengono assolutamente coinvolti nell'intervento per rispettarne e salvaguardarne la funzione, vaporizzando eventualmente anche le borse di grasso inferiori e trattando a lifting l'intera area con precisione millimetrica. Si esegue ovviamente un calibrato disegno preoperatorio in specifica misura di necessità della paziente in modo da ridare molta luce allo sguardo in termini di risultato; l'area del petalo allungato di cute asportata dipende dal grado di rilassatezza palpebrale in eccedenza. La sutura intradermica viene effettuata con fili chirurgici del diametro di un capello che vengono sfilati precocemente dopo quattro-cinque giorni; la minuscola cicatrice lineare corrisponderà alla zona di apertura-chiusura dell'occhio, divenendo invisibile in breve tempo, a guarigione completa dopo quindici giorni. Già dopo una sola settimana la paziente o il paziente potrà ripresentarsi agli altri senza disturbi, riprendendo la vita lavorativa e sociale. Durante il primo mese dall'intervento -ma cio' è soggettivo- si potrebbe avvertire un senso di tensione ed un modesto gonfiore della zona operata che spariranno completamente.
E' dunque possibile con ampia sicurezza operativa dare nuova vita ai propri occhi per riuscire a vedere la vita “con occhi nuovi” attraverso questo intervento (tra i più richiesti anche da parte degli uomini) che, invece di lasciare tracce visibili, ridona uno sguardo luminoso e fresco.
La cura quotidiana antiaging sella zona-occhi è costituita dall'adeguato uso di sieri e creme domiciliari e per chi non intenda scegliere la via chirurgica esistono ottime cure ambulatoriali più soft e facilmente praticabili dallo specialista chirurgo plastico.
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