Chirurgia estetica per gli uomini

Anche il sesso maschile bussa sempre più frequentemente allo studio del Chirurgo Estetico.

E l’uomo? E’ un luogo comune pensare che l’uomo non senta l’esigenza di migliorare il proprio aspetto fisico visto che, non solo studi specifici ma il comune buon senso, avvalorano la stretta relazione tra la cura estetica della propria persona e la riuscita sociale e professionale.

E’ ormai superato lo stereotipo del “maschio duro”ed anche gli uomini sono cambiati culturalmente curando anche gli aspetti esterni di sé: dopo la palestra e lo sport, una dieta adeguata integrata con fibre, frutta e verdure, si fanno spazio scelte più specifiche in tal senso con l’uso di prodotti cosmeceutici (integratori antiossidanti, elettroliti Mg, K ecc.) e cosmetici (creme adatte alle problematiche maschili) con l’accortezza dell’acquisto in farmacia per una maggior certezza di qualità.

Anche la chirurgia estetica, inizialmente utilizzata dalle donne, oppure solo da uomini con elevato impatto sociale come manager, politici, attori, grazie a costi divenuti accessibili, è divenuta per l’uomo, anche giovane, una scelta normale.

Gli interventi maschili più richiesti al chirurgo plastico:

proprio in relazione ai “punti deboli” dell’estetica dell’uomo, vuoi per costituzione genetica o per l’età che avanza; infatti molti pazienti avvertono un chiaro bisogno, dai quarant’anni in poi, di rinfrescare il proprio sguardo rimuovendo borse e palpebre esuberanti, correggere un naso magari traumatizzato dallo sport o disarmonico da sempre, rimodellare il proprio addome mediante liposuzione o, se non bastasse con l’intervento vero e proprio di addominoplastica. Ovviamente ogni caso va’ considerato nello specifico con lo specialista, ma la chirurgia eventualmente praticata deve sempre essere svolta in ambienti sterili ed adeguati in massima sicurezza; inoltre la procedura operatoria è la stessa che per le pazienti di sesso femminile ma vi sono delle accortezze tecniche da tenere presente, ad esempio in un LIFTING maschile il chirurgo opera su un derma (la componente cutanea sottostante l’epidermide) più strutturato e meno cedevole, dunque è necessario lavorarvi adeguatamente.

Un’altra opinione da sfatare è quella che l’uomo non ricorra con disinvoltura alle “PUNTURINE” cioè a tutti i trattamenti non chirurgici ambulatoriali che comportano minor spesa, minor perdita di tempo (un’ora nella pausa pranzo) ed immediata possibilità di socializzare e lavorare, con ottimo vantaggio estetico: sempre più pazienti sono soddisfatti dalle piccole iniezioni di BOTOX o di ACIDO IALURONICO per le rughe, completamente sicure dal punto di vista della biocompatibilità e riassorbibilità che regalano al volto un risultato immediato, riposato ed estremamente gradevole oltre a prevenirne l’invecchiamento. Sono spesso praticati anche peeling leviganti all’acido glicolico in nanotecnologia per i volti segnati da esiti di acne. D’altronde già gli antichi romani impostarono il culto del corpo con l’invenzione delle terme, ambienti idonei che ancora noi moderni pratichiamo con piacere e relax.

L’uomo, soprattutto se leader, è anche egocentrico e narciso quanto basta e non rinuncia a quegli accorgimenti d’avanguardia che gli permettono di stare meglio con sé stesso ed anche se rispetto alla donna possiede un profilo caratteriale più schematico pone attenzione senza problemi alla propria componente fisica, proprio quella che le donne apprezzano (speriamo oltre al resto). Ecco perché oggigiorno con disinvoltura e non per moda, egli si accosta alla chirurgia estetica e frequenta lo studio del chirurgo plastico….anche se questo specialista è donna !...

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